sabato 3 settembre 2011

Un'altra favola.......un'altra passione

Lo so che questo Blog e' dedicato alla mia fotografia ma mi piace parlare anche di un'altra passione, quella dei libri per bambini, ho gia' anticipato in un precedente post il mio primo libro pubblicato con BLURB (I sogni di un cavallino a dondolo), negli anni ho scritto ed illustrato diversi racconti, sono rimasti chiusi nelle cartelle troppo tempo e con l'entusiasmo che ha suscitato la prima favola pubblicata, ho deciso piano, piano di dare ''vita'' anche agli altri progetti ed ecco il secondo libro, con un racconto dedicato alle ''bambine'', tutto al femminile, con delle illustrazioni che mi sono divertita molto a fare e che secondo me hanno un impatto visivo molto efficace. Sono fermamente convinta che bisogna riportare i bambini all'amore per la lettura e per il contatto con il libro, con il libro di carta....non quello virtuale. Sia ben chiaro che sono una fautrice del progresso, Internet, la multimedialita' hanno sconfitto distanze e differenze culturali, oggi i nostri bambini e ragazzi usano computer, video giochi, telefonini....con un'abilita' che a noi ''grandicelli.....'' lascia a volte perplessi e...ammirati. Ma la fantasia in un bambino e' importante, ed il tradizionale libro magari letto insieme a mamma e papa, o con una sorellina e fratellino piu' grande, giocare con le immagini viste sulla carta di un libro e non sullo schermo di un computer, tutto questo sviluppa un senso ''critico'', un'abilita' di osservazione nonche' l'esercizio pratico alla lettura che il Computer non puo' assolutamente dare. Credo che sia compito dei genitori a poi degli insegnanti avvicinare i bambini, i ragazzi al CONTATTO ''fisico'' con il libro e per fortuna, parlando di libri per ragazzi, l'editoria e' piu' che mai vitale con case editrici specializzate, ottimi scrittori ed illustratori che sono dei veri e propri artisti. Non mi reputo tale...sia chiaro, la mia e' un'altra delle mie tante passioni (come la fotografia appunto) fatta soprattutto per il mio divertimento personale ma fatta con attenzione, cura e con il ''cuore''.
Questo racconto si chiama ''Lo Specchio'' con una ''special guest'' (la mia levrierina Farida)
Ecco il link su Blurb se vi viene la curiosita' di....sfogliarlo
Alla prossima.....Favola (ed alle prossime foto)


By Paola Marinangeli

lunedì 29 agosto 2011

Un po' di colore nel mio mondo in Bianco e Nero

Questo Blog e' nato per presentare e parlare della mia fotografia, del mio modo di fare ''fotografia'', la mia passione per lo Still Life, per l'uso delle macchine analogiche e del bianco e nero. Ma forse un pochino di colore....non guasta, sono cosi' belli i colori! Il mio mondo a colori e' un mondo non legato alla fotografia ma alla pittura. Ecco perche' inseriro' in questo blog ''monocromatico'' due articoli sulla mia pittura e su due tematiche che mi appassionano molto : l'illustrazione di libri per l'infanzia, e la ritrattistica di cani e cavalli, soprattutto Levieri e Cavalli Arabi. Per quanto riguarda i libri per bambini, mi piace molto scrivere delle brevi favole che poi mi diverto ad illustrare, i personaggi sono nella maggior parte dei casi ''cani'' o ''cavalli'' perche' ho questa grande passione e perche' ritengo molto educativo e molto importante il rapporto che un bambino puo' avere con queste creature bellissime. Proprio alcuni giorni fa ho pubblicato con BLURB (....DELLA SERIE IN QUESTO PERIODO HO MANIE DI GRANDEZZA E NON SMETTO DI PUBBLICARE....) dicevo ho messo in stampa una delle mie novelle, si chiama ''I sogni di un cavallino a dondolo'' e parla....beh, la trama non la dico se proprio vi viene la curiosita'....trovate il libro in vendita su Blurb. Il testo e' molto breve, perche' il bambino deve poter far correre la sua fantasia, ma le illustrazioni sono a mio parere gradevoli ed il libro e' fatta in maniera tale che una volta ''letta'' la favola, si possono tagliare le tavole illustrate e magari usarle per fare dei quadretti, molto decorativi, per la camera dei bimbi. Ci sono altri progetti legati alle ''favole'' in corso di perfezionamento e magari, appena terminati e disponibili, ne daro' notizia in questo Blog, credo molto in questo progetto perche', amo molto i bambini e sono fermamente convinta che e' importante far nascere in loro l'amore per la lettura, e questo si fa anche abituandoli fin da piccoli a leggere e farsi leggere delle favole, poter guardare delle illustrazioni colorate, che oltretutto li abituano al senso ''del colore'', farli familiarizzare con il contatto con ''la carta'' il libro da sfogliare e non solo quello da leggere sullo schermo di un PC.
....Ed ecco il mio mondo ''A COLORI''........







By Paola Marinangeli


sabato 20 agosto 2011

Il mio primo libro fotografico

.Eh si'....mi sono fatta tentare anche io dal narcisismo di pubblicare un photobook, e grazie a BLURB mi sono messa al lavoro ed in un paio di giorni ho impostato un volume intitolato STILL and STILL come il progetto che ha dato origine a questo Blog, scegliendo le immagini che mi piacciono di piu', quelle che credo possano rappresentare meglio il mio stile e lo spirito che lega tutte queste fotografie. Ho scelto di fare un libro con pochi dettagli tecnici, non voglio sia solo per addetti ai lavori, quindi il testo introduttivo, le note su alcune foto servono a far capire l'origine di questo lavoro che, oltre tutto sta continuando con molta lena ed...ispirazione, ci sono anche gli Haiku che avete letto in un articolo gia' postato sul blog, insomma.....mi sono divertita molto, il risultato mi sembra soddisfacente e piacevole e credo ci sara' un seguito. Ecco il link, per chi volesse sfogliare le pagine naturalmente commenti e critiche saranno i benvenuti

http://www.blurb.com/my/book/detail/2440298

Per provare le potenzialita'di BLURB ho stampato anche una versione ridotta, diciamo piu' che altro una ''brochure'' con una selezione d'immagini e priva di testo a parte una piccola introduzione.
Si trova a questo link:

http://www.blurb.com/my/book/detail/2394788

sabato 13 agosto 2011

Come e' nata la passione per Leica

Ho gia' accennato al fatto che devo l'amore per la fotografia a mio padre che era un appassionato fotografo. Aveva diverse macchine che usava tutte a rotazione, ma fra tutte una in particolare era la sua preferita senza SE' e senza MA, una Leica IIIC unica fra tutte ad avere un suo ''nomignolo'' affettuoso, mio padre la chiamava ''La mia vecchia signora'' avrebbe potuto rinunciare a tutto il suo corredo ma alla sua Leica non avrebbe mai e poi mai rinunciato. Quando usciva a fare foto per Roma e decideva di portare la Leica, diceva .....Allora esco a fare foto con la vecchia signora.....e le due ultime parole della frase era dette con una dolcezza infinita quasi ad intendere che non usciva con un apparecchio fotografico qualsiasi, ma con una ''complice'' fidata, discreta ed amatissima delle sue sempre fruttuose cacce fotografiche. Quando mio padre e' morto, ancora non avevo la piu' pallida idea che avrei cominciato a fotografare, lo seguivo spessissimo nelle sue  uscite fotografiche, parlavamo d'arte, di fotografia di tutti gli interessi che avevamo in comune, io aiutavo a reggere la borsa, ma ero una frana a fare foto, unsavo compatte autofocus quelle erano il massimo che riuscissi ad usare.  Ad un certo punto, e 10 anni dopo la morte di papa' mi sono resa conto che tutte le sue macchine rischiavano veramente di rovinarsi ed in maniera grave oltretutto, mi trovavo al bivio.....usarle o regalarle per evitare che finissero come ferri vecchi ed inutilizzabili, papa' ci teneva cosi' tanto alle sue macchine e poi.....la vecchia signora, non potevo pensare che potesse fare una brutta fine. E' stata proprio lei, la Leica IIIC a farmi venire la voglia di provare con queste macchine a pellicola......direte che avevo scelto di cominciare dalla ''meno facile'', niente automatismi, niente autofocus, ne' esposimetro, niente di niente sola la sua bellazza, la pulizia delle linee, il fatto di essere una parte della storia della fotografia e soprattutto di essere stata la grande passione di mio padre. Manuale alla mano, la giravo e rigiravo fra le mani, con una punta di reverenziale timidezza e paura di non essere all'altezza del ''mito'', i primi rullini.....meglio che non ve li descrivo, poi piano piano si risvegliava quel germe della fotografia che forse ho sempre avuto nel mio DNA e che era sopito, addormetato aspettava solo un......''click'' per risvegliarsi. Oltre alla Leica ho cominciato ad usare tutte le altre macchine di papa' non solo, mi e' venuta la voglia di provare quelle ''mitiche'' che lui avrebbe voluto avere ma che per motivi economici non si era potuto permettere, perche' costavano veramente tanto negli anni in cui lui esercitava la sua grande passione. Leica M3, M6, Hasselbald, Contax IIIA,  avevo creato l'attrezzatura tanto sognata e la passione per la fotografia analogica aumentava mano a mano che i risultati si facevano accettabili, poi sempre migliori a piccoli passi, fino a quello che vedete in questo Blog. La ''mia vecchia signora'' continua a lavorare egregiamente, ed a fare anche da TOP MODEL perche' mi piace fotografarla (come del resto mi diverto a creare delle ''Still'' con tutte le altre macchine che ho.....vedi gli affascinanti soffietti). Il tempo non ha minimamente scalfito il suo fascino ed io sono sempre felice quando posso farla rivivere ancora.

Leica IIIC


Le mie tre Leica : M6, M3 e IIIC





martedì 9 agosto 2011

Fotografia e......poesia

Qualche anno fa ero molto ''coinvolta'' dalla cultura giapponese. L'arte giapponese mi ha sempre affascinata fin da piccola, chissa' perche' (forse in una precedente vita..???) per cinque anni ho studiato giapponese soprattutto perche' avevo cominciato a collezionare le ''else'' delle spade dei samurai (non mi addentro in spiegazioni troppo tecniche comunque per chi ha un pochino di dimestichezza , sono le  ''TSUBA''), queste else di metallo sono dei veri e propri piccoli capolavori,  spesso hanno delle iscrizioni, delle firme e mi incuriosiva poterle decifrare cosi' ho cominciato a studiare questa, non facile, lingua. Mi interessava l'arte, come detto, ed anche la letteratura nipponica  e mi appassionava un tipo di componimento poetico, tipico della letteratura giapponese, composto da versi di tre righe, con 5 sillabe nella prima riga, 7 nella seconda, 5 nella terza il nome di questi componimenti  e' HAIKU. Estrema sintesi, non facile esprimere un pensiero o un'emozione in cosi' poco ....spazio.....riferimenti al ciclo delle stagioni, la natura sempre presenti nelle arti giapponesi, insomma mi divertivo a comporre questi piccoli poemi, anche alcuni un pochino piu' lunghi delle tre canoniche righe. Cosa hanno a che fare questi Haiku con la fotografia? Con le mie foto di still life? Ci sono scatti come avete modo di constatare sfogliando le pagine di questo Blog che indubbiamente risentono dell'influenza che su di me ha esercitato la cultura giapponese, ci sono spesso oggetti giapponesi nelle mie composizioni questo e' un dato di fatto,  qualche tempo fa, sfogliando gli albums dove raccolgo le foto specialmente rimettendole a posto dopo la mia prima esposizione di scatti, mi sono venuti in mente alcuni piccoli versi, alcune foto mi....ispiravano ed ecco come si e' creata la liaison fra fotografia e poesia del resto molto spesso questi brevi ed intensi componimenti poetici (comuni anche nella cultura Cinese) ornavano delle opere pittoriche, dipinti su carta, su seta, paraventi in un armonioso incrociarsi di diverse forme artistiche, con un'eleganza ed un rigore estetico cosi' tipici dell'arte giapponese.
Ecco come nel mio percorso fotografico si incrociano immagini  e parole.



Le rose di Sudek
riflesse nel tempo
scandito da vitrei riflessi.



Conchiglia sola
ventaglio di dama d'altri tempi
ricordo di onde
ricordo di un'altra vita



Antichi segni
nel pennello del calligrafo
si diluiscono pensieri
sfuma l'inchiostro
sull carta di riso
ed il Saggio
si approggia al suo bastone.



Riflesso
vetro
trasparenza
forma
luce
attimo
sospiro
idea
scatto......Riposo.




Caos di bagliori
dal fondo di un cassetto
come ricordi
affiorano.




Un abbraccio
ombra e luce
bianco e nero
spirale d'amore
girandola di passione
turbine
sentimento
estasi
........Lovers.

Ora basta altrimenti sono sicura di annoiarvi......magari un altro articolo di questo tipo, fra un pochino di tempo......chissa'.





lunedì 8 agosto 2011

Piccole bottiglie di inchiostro

A Marzo di quest'anno ho avuto il piacere di esporre per la prima volta un bel gruppo di foto del mio progetto STILL and STILL, parlero' di quest'esperienza molto positiva in un articolo a parte, ma ho voluto citarla adesso per affrontare il discorso dell'ispirazione o per meglio dire....quando si ha l'impressione di cominciare  un pochino a ripetersi. Per preparare un buon numero di foto da esporre ho lavorato molto, selezionato fra molti scatti per arrivare a circa 80 foto esposte a ''rotazione'',  tutto questo progetto interamente focalizzato sulla natura morta era (e continua ad essere) diviso in ''capitoli'' se cosi' posso definirli, la serie delle conchiglie, il gruppo di composizione con forte sapore orientale, i vetri (soprattutto bicchieri), la serie ispirata a Giorgio Morandi. Finita la mostra per un mese circa ho rallentato il ritmo del mio fotografare  non tanto per mancanza di voglia o di ispirazione,  ma perche' dovevo riprendere a dipingere ed avevo quadri da finire e clienti che non potevano aspettare oltre. Ma la mente continuava ad elaborare ulteriori sviluppi per questo lavoro sulla natura morta e siccome la natura morta e' fatta per lo piu'....di oggetti , dovevo trovare altri oggetti che non fossero ancora conchiglie, oriente, bicchieri.....per non rischiare di ripetermi, annoiare ed....annoiarmi. Rimettendo a posto l'armadio dove tengo pennelli, colori ed altro materiale per disegno e pittura sono saltate fuori tutta una serie di bottigliette da inchiostro per calligrafia, sono bottiglie piccoline, spesso hanno forme molto graziose con i loro tappi di sughero e cera lacca.....e l'ispirazione e' stato immediata , non potevo mettermi subito all'opera per testare  la nuova idea perche' dovevo ancora finire dei ritratti, e le bottigliette sono ritornate ancora per un po'  nella loro scatola e nell'armadio....''degli attrezzi''.
I risultati delle prime prove sono stati piu' che buoni, queste bottigliette sono molto ''fotogeniche'', e poi lavorando con i Rolleinars posso ottenere gli effetti ''close-up'' e le sfocature che come, sapete, mi piacciono molto. Per il momento posto una delle prima prove fatte di questa serie che ho chiamato ''Inks'' ma certamente ritornero' sull'argomento perche' giocare con questi piccoli flaconi sta dando risultati molto interessanti.