venerdì 5 agosto 2011

Come nasce uno scatto usando degli oggetti molto comuni

La prima foto che ho voluto mostrare il questo mio blog ha un titolo ''Trasparenze nr. 1'', in genere a tutte le foto di un progetto si da' un titolo per poterle identificare, per catalogarle perche' e' uso comune. Questa in particolare' e' stata una delle prime che ho dedicato al discorso ''vetro'' e quando si parla di vetro la prima parola che viene in mente e'.....la trasparenza del vetro. La composizione e' nata quasi per caso,  mi piace farmi influenzare, guidare da un'ispirazione e poi lavorare sul ''tema'', fare diversi rullini dedicati ad un certo soggetto, ad una certa ispirazione per poter poi estrapolare gli scatti  migliori, non tanto dal punto di vista tecnico, quando da quello appunto della composizione. Avevo appena iniziato a lavorare con bicchieri, ciotole di vetro quando aprendo un piccolo mobile bar sono...saltati fuori dei piccoli bicchieri da vodka, niente di piu' comune e di facile reperibilita' ma con delle forme accattivanti pur nella loro semplicita'. Soprattutto due di vetro tipo opaline, lattiginoso, opaco, la stessa forma in un altro bicchiere ma trasparrentissimo, uno allungato, l'altro dalla forma a cilindro sfasato e anche se non e' un bicchierino da vodka, il vasetto basso dal collo lungo e dal manico frastagliato trovato sulla bancarella di un mercatino, chissa'.....forse l'insieme non e' poi cosi' male! La cosa che piu' mi diverte della fotografia in studio, dello Still Life, e' proprio ''giocare'' ad allestire il set, parto da un'idea, spesso faccio uno schizzo su carta (deformazione professionale....tanti anni di pittura e disegno prima ancora di iniziare a fotografare), poi comincio a predisporre gli oggetti, la macchina sul cavalletto per vedere come ''viene'' l'inquadratura, lavorando principalmente con macchine a pozzetto, formato 6x6, la visuale di come sara' lo scatto finale e' ancora di piu' intuitiva. Si prova, si riprova certe volte vista nel mirino della macchina fotografica l'insieme non e' poi tanto soddisfacente , diverso da come si era immaginato o pensato, e poi con la fotografia analogica non si puo' sprecare inutilmente un fotogramma. Ecco che la comodita' della macchina digitale mi aiuta (e non poco) perche' posso avere un'idea, almeno approssimativa, di come renderebbe lo scatto almeno lavorando in bianco e nero, se la combinazione degli oggetti visti in ''black and white'' e' efficace e crea i dovuti contrasti e gamme tonali. Altre volte vado d'istinti, diciamo che il piu' delle volte vado ad istinto, una volta predisposto il set se mi sembra OK, regolo la luce (sempre luce naturale) quindi eventualmente uso dei pannelli riflettenti, esposizione....tempo....e CLICK. Questa composizione mi era piaciuta da subito, come avevo combinato i bicchierini sul piano tavolo da still, l'insieme mi era sembrato piacevole, una volta esaminato il provino la piacevole sorpresa e' stato proprio l'impatto tonale e compositivo di questo scatto che e' uno dei miei preferiti, uno di quelli che ha incontrato maggiore successo tutte le volte che ho mostrato le mie foto. Quando nel mese di Marzo, e per due mesi, ho esposto un bel numero di foto del progetto STILL and STILL presso il mio fotofornitore  ''storico'' (Fotoforniture Sabatini) che concede i suoi spazi per mostre di fotografi amatoriali, proprio questa composizione  ''Trasparenze nr. 1'' e' stata scelta come immagine simbolo dell'esposizione, nelle brochure, nei segnalibri fatti per l'occasione in quello che era il materiale pubblicitario che ho stampato per divulgare la prima uscita pubblica delle mie foto. Il discorso ''VETRO'' continua con altre oggetti, con combinazioni di oggetti diversi che hanno come leit-motiv il materiale vetro. Un materiale affascinante perche' fatto di luce, che vive di luce riflessa e di bagliori che da esso si irradiano, un materiale difficile da trattare ma proprio per questo particolarmente accattivante, del resto....non si dice che fotografare e'.....scrivere con la luce?

Ancora i famosi....Bicchierini da Vodka, questa volta con una stesura compositiva piu' minimalista

YING and YANG
Il titolo nasce dal forte contrasto dei due bicchierini, uno trasparente l'altro vetro lattiginoso, quindi bianco e nero, Ying e Yang



Trasparenze nr. 6
Il gioco delle trasparenze a contrasto, la composizione e' piu' rigorosa, minore il numero degli elementi rispetto a ''Trasparenze nr. 1''.




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